di Andrea De Luca.
La prima notizia di questo nuovo anno è di quelle forti. Secondo il ministro per la Pubblica AmministrazioneRenato Brunetta le riforme non dovranno riguardare solo la seconda parte della Costituzione, ma anche la prima, a partire dall'articolo 1. Avete capito bene. Ecco cosa ha detto precisamente: "Stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla. Capisco che alcuni costituzionalisti sostengano che non si riesce a cambiare la seconda parte della Costituzione proprio perché non abbiamo aggiornato la prima. Fermi restando i principi fondamentali, nei quali tutti ci riconosciamo, bisogna avere allora il coraggio di parlare anche della prima parte della Costituzione".
Brunetta la tua è una sparata troppo grossa. La Costituzione si può cambiare, ma solo dalla seconda parte in poi. E ovviamente c'è da ricordare che le modifiche nella seconda parte devono essere assolutamente coerenti con i principi guida della Costituzione. Oggigiorno non si può essere d'accordo con l'elezione di un'Assemblea costituente. La prima parte della Costituzione comprende i 12 principi fondamentali che sono intoccabili e 'sacri'. Non possono essere cambiati. Brunetta considera la Costituzione (o almeno una parte) come un semplice foglio di carta con cui pulirsi il culo. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Brunetta se ne faccia una ragione.
La prima notizia di questo nuovo anno è di quelle forti. Secondo il ministro per la Pubblica AmministrazioneRenato Brunetta le riforme non dovranno riguardare solo la seconda parte della Costituzione, ma anche la prima, a partire dall'articolo 1. Avete capito bene. Ecco cosa ha detto precisamente: "Stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla. Capisco che alcuni costituzionalisti sostengano che non si riesce a cambiare la seconda parte della Costituzione proprio perché non abbiamo aggiornato la prima. Fermi restando i principi fondamentali, nei quali tutti ci riconosciamo, bisogna avere allora il coraggio di parlare anche della prima parte della Costituzione".
Brunetta la tua è una sparata troppo grossa. La Costituzione si può cambiare, ma solo dalla seconda parte in poi. E ovviamente c'è da ricordare che le modifiche nella seconda parte devono essere assolutamente coerenti con i principi guida della Costituzione. Oggigiorno non si può essere d'accordo con l'elezione di un'Assemblea costituente. La prima parte della Costituzione comprende i 12 principi fondamentali che sono intoccabili e 'sacri'. Non possono essere cambiati. Brunetta considera la Costituzione (o almeno una parte) come un semplice foglio di carta con cui pulirsi il culo. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Brunetta se ne faccia una ragione.
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