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venerdì 5 febbraio 2010

Storia di ordinaria ingiustizia # 2

Seconda pagina - Cronaca


di Giovanni Pili.


Agostino De Pasquale non subisce solo delle persecuzioni giudiziarie frutto di ricostruzioni fatte degli stessi ufficiali da lui colti in reato (Agostino De Pasquale, -lo ricordiamo- è stato poi sempre assolto perchè il fatto non sussiste) ma si cerca persino di internarlo in manicomio!

"un bel mattino 10.5.89 mi portarono all’Infermeria Legionale e da qui all’Ospedale Militare di Palermo dove venni ricoverato presso il Reparto di psichiatria e ne venivo dimesso l’11.05.1989 con gg. 40 di convaliscenza per “ STATO ANSIOSO REATTIVO SITUAZIONALE” , produco il biglietto di uscita dall’Ospedale. Nel periodo della convalescenza, onde pararmi da abusi da parte dell’Amministrazione nei mie confronti, io spontaneamente mi sono sottoposto a visita presso un servizio di tutela mentale al fine di trovare confronto in una altra struttura rispetto alla diagnosi effettuata all’Ospedale Militare. Avuta certificazione di queste visite, lo riferii alla prima visita di controllo all’Ospedale Militare che ero in possesso di certificato e che se qualcuno voleva farmi passare guai doveva fare molta attezione. Dopo qualche giorno, veniva disposto, Dal Comando Generale dell’Arma, il mio strasferimento dalla Legione Carabinieri Palermo a quella di Cagliari. Produco copia della certificazione relativa alla relazione sanitaria rilasciata dall’U.S.L. n.4 di Mazara del Vallo e copia del messaggio con cui veniva comunicato il mio strasferimento alla Legione di Cagliari."

Altro episodio degno di nota riguarda il rapporto fra l’Arma dei Carabinieri e la mia Famiglia De pasquale. In particolare l'ex appuntato riferisce un episodio verificatosi a Petrosino dove suo figlio Gaspare Dario venne fermato, impropriamente dal Comandante della Stazione Carabinieri Brigadiere IANNACE Antonio, unitamente ad altri compagni. Uno scherzo fra ragazzi era stato considerato reato, con conseguente stato il fermo. Papà Agostino stava dando non poco fastidio con le sue denunce alla magistratura. Per tali abusi la moglie e il figlio presentarono querela alla Procura della Repubblica di Marsala. Nel mentre il procedimento presso il Tribunale dei minori venne archiviato per insussistenza dei fatti.

Di questo, come di tutte le vicende raccontate anche nella scorsa puntata, Agostino mi ha fatto avere copia; in questo caso l'archiviazione del GIP è datata 09.10.1995, tanto per aver presente il periodo di tempo in cui le persecuzioni si svolgono. Convocato presso la Compagnia Carabinieri di Marsala il Comandante Capitano ALICANDRO intima al Di Pasquale di far ritirare la querela mentre l'altro Ufficiale di P.G. Maresciallo VERGARO induceva sua moglie a fare altrettanto.

Come spiegato anche nella puntata scorsa Agostino De Pasquale continua tutt'oggi a combattere per essere riabilitato dall'Arma dei Carabinieri, nonostante tutte le sentenze gli diano ragione riconoscendogli i meriti che tutti i servitori dell'Arma dovrebbero avere. Non che si chieda una medaglia. Semplicemente il respetto dovuto alla gente onesta.

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