Inizia con un inciucio tra Pd e Pdl il lavoro della nuova assemblea legislativa regionale dell'Emilia Romagna. Un inciucio denunciato dai consiglieri del “Movimento 5 stelle” Giovanni Favia ed Andrea Defranceschi. Entrambi gli schieramenti di maggioranza hanno isolato i consiglieri della lista dalla commissione di presidenza; dopo che i grillini avevano reso noto che il loro preciso scopo era quello di vigilare sulle spese che sarebbero avvenute in regione. Come sottolineano i due consiglieri, l'idea che Pd e Pdl si controllino da soli è semplicemente ridicola.
Nonostante Favia -come dichiara in consiglio- avesse cercato di discutere con i capi dei due schieramenti, questi hanno sdegnosamente evitato ogni possibilità di dialogo, cosa che stona con le dichiarazioni fatte in pubblico e con la politica di concedere alle minoranze uno spazio nelle commissioni. Tanto per citare un esempio: nel comune di Bologna è stato concesso ampio spazio alle minoranze... infatti in quel comune tra le minoranze si conta l'Udc, il cui leader Casini in queste settimane si è mostrato non poco accomodante verso i due principali partiti italiani.“Comincia molto male” dice il consigliere Favia in consiglio. Quando un partito di maggioranza e il principale partito di opposizione fanno accordi sotto banco per tenere lontani occhi indiscreti, tenuto conto che i grillini sono i primi ad entrare nei consigli con telecamere e microfono, possiamo solo immaginare cosa potesse accadere prima, lontano dal controllo vigile dei veri rappresentanti del popolo: quelli che entrano nelle stanze del potere per vigilare e non per spartirsi quote di potere.
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