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venerdì 14 maggio 2010

Marea Nera, i costi

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PORT FOURCHON (USA) - La macchia nera che continua a devastare la flora e la fauna delle coste del Golfo del Messico è costata, ad oggi, circa 450 milioni di dollari; cento in più rispetto alle stime che erano state azzaradate durante i primi giorni della settimana in corso. A darne ufficiale notizia sono gli stessi responsabili della compagnia petrolifera britannica BP che, come anche gli analisti più esperti confermano, non sono in grado di prevedere con esatezza una stima affidabile delle spese per la bonifica della zona inquinata e per il pagamento dei danni causati. Le cifre variano infatti da quelle più ottimiste (che parlano di diverse centianaia di milioni) a quelle più catastrofiste che prevedono un esborso totale pari a 12 miliardi di dollari.
Ma il danno economico, ai meno avidi, risulta sicuramente e decisamente secondario visto che, il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita incontrollata di 795.000 litri di petrolio al giorno, potrebbe essere irreparabile. Il colosso energico inglese promette che fermerà la falla il prima possibile ma, al momento, gli specialisti danno l'impressione di brancolare in un buio dello stesso colore del greggio. Dopo la bomba atomica proposta come soluzione estrema per fermare la perdita, i tecnici della Bp vogliono tentare l'utilizzo di una cupola di contenimento di dimensioni ridotte per "intrappolare" l'oro nero.
Da non dimenticare, poi, che l'esplosione ha causato 11 morti e che, come confermano gli stessi responsabili, poteva essere evitata se i controlli di pressione risultati negativi non fossero stati presi alla leggera e l'attività della piattaforma fosse stata interrotta per ulteriori controlli. Tuttavia il dio denaro imponenva lo "show must go on" e così, al 13 maggio, la fuoriuscita di greggio partita dalla Luisiana si avvia ad essere la più imponente che la storia Americana ricordi.

leggi Julie news.it

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